Cose dell'altro mondo... Cioè, cose di Napoli!

Pubblicato da Bukaniere

Un distinto commercialista era ieri nell'ufficio dove ho iniziato a lavorare, ormai dieci giorni orsono.
In un momento morto, poco prima della pausa pranzo, si è creato un piccolo capannello di colleghi: l'argomento - sollevato da un caso concreto capitato ad un cliente dello studio - erano i furti di identità e le truffe per false fatturazioni da lavoro dipendente mai prestato.

Il commercialista ci racconta il suo aneddoto:

"Un mio cliente si è trovato ad avere una pesante cartella esattoriale per prestazioni da lavoro dipendente mai dichiarate.
Siccome lui è un libero professionista, sicuro che negli ultimi anni non aveva mai prestato lavoro dipendente per chichessia, si è allarmato. Abbiamo indagato insieme ed abbiamo visto chi era il sostituto d'imposta (il "donatore di lavoro" Nds). Quando ho scoperto e gli ho rivelato che risultava aver lavorato per un intero anno presso l'albergo Pincopallo in zona malfamata dell'hinterland, lui è sbiancato."

Balbettando il cliente ha confessato al suo commercialista - figura professionale che ne sà e ne deve sapere più del confessore - che sì... In quell'albergaccio a ore... Effettivamente ci era stato per davvero... Ma non per lavoro... Piuttosto accompagnato da un' "amica"...

Lui, uomo sposato, incontrava la sua amante lì insomma.

Avendo avuto accesso ai suoi documenti, quelli dell'albergo avevano pensato bene di rubargli l'identità e fargli una falsa documentazione dalla quale risultava essere stato loro dipendente... Evidentemente per giustificare altri lavoratori a nero o costi fittizi da imputare a bilancio.

Il "problema" più grave - come ci ha poi illustrato il commercialista - è che costui si trova tra l'incudine ed il martello e non può fare neanche causa ai truffatori nè denunciarli perchè:

1) perchè gli "imbroglioni" donatori di lavoro, sono "personcini" poco raccomandabili... Diciamo che possono rispondere alle carte bollate con bolli di "piombo"...

E seconda, ma non meno importante circostanza:

2) Il fedifrago-fedigrafato non può di certo andare in tribunale a denunciare il fatto di avere avuto un'amante e di essersela spupazzata allegramente in un albergaccio, senza che poi la moglie non gli faccia - a sua volta e giustamente - il chiulo allegramente come una capanna, in un tribunale civile...

E quindi il consiglio del professionista, che in quel caso lì vestiva più l'abito dell'amico e del confessore che del professionista-uomo di legge, è stato:

"Frato mì, pava, e a prossima vota, statt'accort cu chi vaje e arò vaje!"

Quindi, miei cari tre lettori, traiamo da questo aneddoto una lezione di vita:

la prossima volta che doveste pensare di tradire il vostro partner...

...O scegliete la camporella od almeno un albergone a 5 stelle di cui ci si possa fidare... Ma di sicuro l'astinenza, crea meno problemi! ;)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

mammamia!!! Ai tempi di Internet neanche più le corna.....
jenè

Posta un commento