Così è se vi pare...

Pubblicato da Bukaniere

E' il 31 di agosto...
Ancora agosto quindi... Seppure l'ultimo giorno del mese.
Si dovrebbe avere ancora il piede sul bagnasciuga, l'odore del filtro solare e della salsedine nelle narici, un pò di sabbia appiccicata al telo da mare, il lettore Mp3 con l'ultimo tormento dell'estate...

E invece no, la mia mente vola già oltre e si proietta verso l'autunno e l'inverno.
Non che il caldo afoso che perdura imperterrito alla faccia dei mie pensieri volanti aiuti, ma la mia "coscienza" purtroppo, non riesce proprio a rilassarsi.

Nei prossimi giorni dovrò rimettere in moto la macchina lavorativa e nel caso le cose continuino a (non) andare come sono (non) andate negli ultimi mesi, sarò costretto a cambiarla o ad affiancarla ad un'altra. Anche perchè - vi confesso - al momento la mia motivazione lavorativa è proprio scarsina: se ripenso alla fatica dello scorso anno e alla quantità di imprevisti, grane, seccature ed ordini non andati a buon fine, mi prende lo sconforto.

Stamattina sono stato al centro per l'impiego e d'improvviso, rispondendo alle domande di un impiegato insolitamente gentile e solerte (insolitamente, per via dei soliti luoghi comuni e preconcetti che dipingono i dipendenti statali come degli arroganti fannulloni) mi sono reso conto di quanto tempo io abbia passato in questo "limbo" di precarietà e di incertezza ma lungi da me il cercare in questo momento, il pessimismo.

Domani è il primo di settembre e chissà...

Se c'è un piccolo, sperato cambiamento in vista, vi aggiornerò.

Estate(vene) a casa!!!

Pubblicato da Bukaniere

Quest'anno le vacanze sono state, come al solito, troppo brevi.
Qualche giorno nella bella Toscana e poi di ritorno a casa.
Il rientro non è mai facile: già l'idea di ritornare alla "normalità" non è mai facilmente digeribile dopo che si è assaggiata la libertà e la bellezza di certi paesaggi toscani.
Rientrare subito a ridosso di ferragosto poi, è come passare i "confini della realtà".
Napoli che d'estate è già una città - e lo dice uno che poi la ama - decisamente brutta ed invivibile, sotto ferragosto, sembra lo scenario dove è stato girato "1975, occhi bianchi sul pianeta terra".

Negozi totalemente chiusi, strade deserte. Che poi la maggior parte delle persone è ancora qui, pochi - almeno quest'anno - sono quelli che si son potuti permettere una vera vacanza, ma il caldo tiene tutti al mare (quando almeno c'era un "mare" dove andare) o chiusi in casa, i "privilegiati" con il condizionatore a palla, gli altri, al fresco di un ventilatore.

L'unico lato positivo della cosa, è che si trova facilmente parcheggio e che la strada che durante l'anno percorri in un'ora circa (due chilometri ma zeppi di traffico ingolfato), la fai in meno di un minuto.

Dall'altra parte però, c'è la totale assenza di servizi e la sensazione di abbandono alla mercè di quel lato triste e desolante della nostra "umanità" che normalmente si stempera nella folla.

Per "aiutare" la popolazione reduce dalle nonvacanze quest'anno, ci si è messa poi anche l'amministrazione delle aziende di trasporto che, a fronte di un 56% della popolazione presente in città, a ridosso delle settimane di ferragosto (per il resto del mese, la percentuale era ancora maggiore) ha quasi ridotto a zero i servizi di trasporto pubblico, per quanto riguarda numero di corse, frequenza delle stesse e servizi accessori, come la vendita dei biglietti.

E così l'altro giorno, alla disperata ricerca di un negozio aperto che mi vendesse un ventilatore nuovo, visto che il mio s'era deciso a rompersi proprio ora, dovendo prendere il metro collinare, mi sono imbattuto in una macchinetta emettitrice che mi ha letteralmente mangiato i soldi, senza darmi il biglietto, in un cortese impiegato che mi ha detto che nonostante tutto, potevo andare lo stesso e che, in caso di guai (leggasi un controllo dei suoi colleghi all'arrivo) bastava farlo chiamare e avrebbe garantito la mia buona fede e successivamente, alla stazione di arrivo, in questo cartello che parla da solo:

Estate...
E statevene a casa! Basta dirlo, no?



Lo Zen e l'arte della manutenzione della casa...

Pubblicato da Bukaniere

Omm.... Omm... Omm...
I che omm!!! (che uomo!)

Permettetemi l'autocelebrazione, ma oggi sono proprio soddisfatto di me!
Durante l'assenza della mia dolce metà, mi son trovato a conoscere, se mai me ne fossi dimenticato - e parafrasando il Sommo Poeta - "come sà di sale la singletudine"...

Quando si è in due, a parte la divisione dei compiti che ti dimezza la fatica nella gestione del quotidiano, è anche la gestione dello "straordinario", dell'imprevisto, ad essere più difficile. Ti manca chi ti aiuti a mantenere la calma, quando invece ti verrebbe voglia di sfasciare tutto e mandare il mondo in malore e chi ti aiuta a valutare diverse opzioni rispetto a quelle che ti vengono per prime in mente (quasi mai le migliori).

In questi giorni estivi dovevo fare tutte quelle cose che normalmente, per mancanza di tempo, avevo dovuto rimandare: il box doccia col silicone che ormai era inguardabile, quel mobiletto da sistemare, il miscelatore della cucina che accennava a non funzionare più bene...
In più oltre alla mia metà, è stata via anche mia sorella, il che si è tradotto in 3 gatti + 1 (delle volte anche +3) una tartaruga e 4 pesci da sfamare ed accudire (chiamatemi Noè), il tutto con una strada di casa (di un quartiere che non conosco ancora affatto bene) che per lavori è stata interrotta.

A questo aggiungiamoci una madre anziana cui dovevo far compagnia e dalla quale, ormai, abito non proprio vicinissimo... Insomma, potrei dire che questo periodo è stato uno dei più stancanti che ricordi.

Ieri poi, dopo un pranzo di famiglia e dopo aver riaccompagnato, madre, zia e nipote ai quattro angoli del mondo, sono tornato a casa ben stanco: apro il rubinetto del lavello in cucina e tac... La manopola mi resta in mano, evidenziando che l'interno era di plastica!
Mi è preso lo sconforto... Perchè ovviamente il rubinetto si è rotto lasciando aperta l'acqua. Prima che si allagasse il mondo, ho trovato la chiave d'arresto generale... Poi mi son ricordato che per fortuna i flessibili avevano a loro volta delle chiavette supplementari, in modo da non dover restare senz'acqua anche nel bagno.
Ho chiamato mia madre, chiedendole se secondo lei, potevo trovare un idraulico... E' il 3 di agosto e se normalmente di idraulici non se ne vede quasi l'ombra, figuriamoci adesso e/o figuriamoci quanto mi avrebbero chiesto per un intervento urgente ed estivo.
Ma poi mi son guardato l'impianto... Ed ho pensato di azzardare un intervento "fai-da-te".

E così stamattina - altri lavori per la strada, son dovuto uscire con la Metro - vai alla posta, torna, smonta il miscelatore (per fortuna ho capito come dovevo fare) porta il tutto al negozio di idraulica che stà a due fermate di metro (che stà a sua volta dopo una discreta stradina in pendenza) compra il nuovo miscelatore... Torna... E rimonta il tutto, cercando di capire come fare, e cercando di non creare danni...

E per fortuna in tutto questo, grazie ai lavori stradali, l'erogazione dell'acqua era stata interrotta. Normalmente questa sarebbe stata una circostanza negativa, ma invece, dovendo gestire un problema idrico, mi è stata d'aiuto, quantomeno per avere la certezza di non trovare la casa allagata al mio ritorno.

Adesso sono stanco ma soddisfatto... O almeno quasi, devo ancora siliconare il box doccia pulito in precedenza, stirare il bucato che in questi giorni si è accumulato prepotentemente, poi allestire la dotazione di sopravvivenza del micio, per i giorni in cui non ci starò (mia sorella ricambia il favore, ma a giorni alterni) ma almeno il miscelatore nuovo in cucina, mi rende fiero di me e del coraggio che ci vuole nella vita, per affrontare le nostre paure irrazionali, come quella che avevo sempre avuto fin'ora, per gli interventi di idraulica.