I che omm!!! (che uomo!)
Permettetemi l'autocelebrazione, ma oggi sono proprio soddisfatto di me!
Durante l'assenza della mia dolce metà, mi son trovato a conoscere, se mai me ne fossi dimenticato - e parafrasando il Sommo Poeta - "come sà di sale la singletudine"...
Quando si è in due, a parte la divisione dei compiti che ti dimezza la fatica nella gestione del quotidiano, è anche la gestione dello "straordinario", dell'imprevisto, ad essere più difficile. Ti manca chi ti aiuti a mantenere la calma, quando invece ti verrebbe voglia di sfasciare tutto e mandare il mondo in malore e chi ti aiuta a valutare diverse opzioni rispetto a quelle che ti vengono per prime in mente (quasi mai le migliori).
In questi giorni estivi dovevo fare tutte quelle cose che normalmente, per mancanza di tempo, avevo dovuto rimandare: il box doccia col silicone che ormai era inguardabile, quel mobiletto da sistemare, il miscelatore della cucina che accennava a non funzionare più bene...
In più oltre alla mia metà, è stata via anche mia sorella, il che si è tradotto in 3 gatti + 1 (delle volte anche +3) una tartaruga e 4 pesci da sfamare ed accudire (chiamatemi Noè), il tutto con una strada di casa (di un quartiere che non conosco ancora affatto bene) che per lavori è stata interrotta.
A questo aggiungiamoci una madre anziana cui dovevo far compagnia e dalla quale, ormai, abito non proprio vicinissimo... Insomma, potrei dire che questo periodo è stato uno dei più stancanti che ricordi.
Ieri poi, dopo un pranzo di famiglia e dopo aver riaccompagnato, madre, zia e nipote ai quattro angoli del mondo, sono tornato a casa ben stanco: apro il rubinetto del lavello in cucina e tac... La manopola mi resta in mano, evidenziando che l'interno era di plastica!
Mi è preso lo sconforto... Perchè ovviamente il rubinetto si è rotto lasciando aperta l'acqua. Prima che si allagasse il mondo, ho trovato la chiave d'arresto generale... Poi mi son ricordato che per fortuna i flessibili avevano a loro volta delle chiavette supplementari, in modo da non dover restare senz'acqua anche nel bagno.
Ho chiamato mia madre, chiedendole se secondo lei, potevo trovare un idraulico... E' il 3 di agosto e se normalmente di idraulici non se ne vede quasi l'ombra, figuriamoci adesso e/o figuriamoci quanto mi avrebbero chiesto per un intervento urgente ed estivo.
Ma poi mi son guardato l'impianto... Ed ho pensato di azzardare un intervento "fai-da-te".
E così stamattina - altri lavori per la strada, son dovuto uscire con la Metro - vai alla posta, torna, smonta il miscelatore (per fortuna ho capito come dovevo fare) porta il tutto al negozio di idraulica che stà a due fermate di metro (che stà a sua volta dopo una discreta stradina in pendenza) compra il nuovo miscelatore... Torna... E rimonta il tutto, cercando di capire come fare, e cercando di non creare danni...
E per fortuna in tutto questo, grazie ai lavori stradali, l'erogazione dell'acqua era stata interrotta. Normalmente questa sarebbe stata una circostanza negativa, ma invece, dovendo gestire un problema idrico, mi è stata d'aiuto, quantomeno per avere la certezza di non trovare la casa allagata al mio ritorno.
Adesso sono stanco ma soddisfatto... O almeno quasi, devo ancora siliconare il box doccia pulito in precedenza, stirare il bucato che in questi giorni si è accumulato prepotentemente, poi allestire la dotazione di sopravvivenza del micio, per i giorni in cui non ci starò (mia sorella ricambia il favore, ma a giorni alterni) ma almeno il miscelatore nuovo in cucina, mi rende fiero di me e del coraggio che ci vuole nella vita, per affrontare le nostre paure irrazionali, come quella che avevo sempre avuto fin'ora, per gli interventi di idraulica.
Permettetemi l'autocelebrazione, ma oggi sono proprio soddisfatto di me!
Durante l'assenza della mia dolce metà, mi son trovato a conoscere, se mai me ne fossi dimenticato - e parafrasando il Sommo Poeta - "come sà di sale la singletudine"...
Quando si è in due, a parte la divisione dei compiti che ti dimezza la fatica nella gestione del quotidiano, è anche la gestione dello "straordinario", dell'imprevisto, ad essere più difficile. Ti manca chi ti aiuti a mantenere la calma, quando invece ti verrebbe voglia di sfasciare tutto e mandare il mondo in malore e chi ti aiuta a valutare diverse opzioni rispetto a quelle che ti vengono per prime in mente (quasi mai le migliori).
In questi giorni estivi dovevo fare tutte quelle cose che normalmente, per mancanza di tempo, avevo dovuto rimandare: il box doccia col silicone che ormai era inguardabile, quel mobiletto da sistemare, il miscelatore della cucina che accennava a non funzionare più bene...
In più oltre alla mia metà, è stata via anche mia sorella, il che si è tradotto in 3 gatti + 1 (delle volte anche +3) una tartaruga e 4 pesci da sfamare ed accudire (chiamatemi Noè), il tutto con una strada di casa (di un quartiere che non conosco ancora affatto bene) che per lavori è stata interrotta.
A questo aggiungiamoci una madre anziana cui dovevo far compagnia e dalla quale, ormai, abito non proprio vicinissimo... Insomma, potrei dire che questo periodo è stato uno dei più stancanti che ricordi.
Ieri poi, dopo un pranzo di famiglia e dopo aver riaccompagnato, madre, zia e nipote ai quattro angoli del mondo, sono tornato a casa ben stanco: apro il rubinetto del lavello in cucina e tac... La manopola mi resta in mano, evidenziando che l'interno era di plastica!
Mi è preso lo sconforto... Perchè ovviamente il rubinetto si è rotto lasciando aperta l'acqua. Prima che si allagasse il mondo, ho trovato la chiave d'arresto generale... Poi mi son ricordato che per fortuna i flessibili avevano a loro volta delle chiavette supplementari, in modo da non dover restare senz'acqua anche nel bagno.
Ho chiamato mia madre, chiedendole se secondo lei, potevo trovare un idraulico... E' il 3 di agosto e se normalmente di idraulici non se ne vede quasi l'ombra, figuriamoci adesso e/o figuriamoci quanto mi avrebbero chiesto per un intervento urgente ed estivo.
Ma poi mi son guardato l'impianto... Ed ho pensato di azzardare un intervento "fai-da-te".
E così stamattina - altri lavori per la strada, son dovuto uscire con la Metro - vai alla posta, torna, smonta il miscelatore (per fortuna ho capito come dovevo fare) porta il tutto al negozio di idraulica che stà a due fermate di metro (che stà a sua volta dopo una discreta stradina in pendenza) compra il nuovo miscelatore... Torna... E rimonta il tutto, cercando di capire come fare, e cercando di non creare danni...
E per fortuna in tutto questo, grazie ai lavori stradali, l'erogazione dell'acqua era stata interrotta. Normalmente questa sarebbe stata una circostanza negativa, ma invece, dovendo gestire un problema idrico, mi è stata d'aiuto, quantomeno per avere la certezza di non trovare la casa allagata al mio ritorno.
Adesso sono stanco ma soddisfatto... O almeno quasi, devo ancora siliconare il box doccia pulito in precedenza, stirare il bucato che in questi giorni si è accumulato prepotentemente, poi allestire la dotazione di sopravvivenza del micio, per i giorni in cui non ci starò (mia sorella ricambia il favore, ma a giorni alterni) ma almeno il miscelatore nuovo in cucina, mi rende fiero di me e del coraggio che ci vuole nella vita, per affrontare le nostre paure irrazionali, come quella che avevo sempre avuto fin'ora, per gli interventi di idraulica.
0 commenti:
Posta un commento